I lavoratori dipendenti si vedranno accreditato in automatico l’importo in busta paga, previa possesso dei requisiti con presentazione di autocertificazione
BONUS 150€: Domanda fino al 30 novembre 2022
Dopo il bonus 200 euro, il Decreto Aiuti ter ha previsto che a partire dal mese di novembre sarà erogato un nuovo bonus pari a 150 euro per sostenere gli italiani nel far fronte alla crisi energetica.
La domanda va fatta entro il 30 novembre 2022 all’INPS o agli enti gestori di appartenenza.
Chi può richiedere il bonus?
I lavoratori dipendenti, che si vedranno accreditato in automatico l’importo in busta paga (senza bisogno di fare domanda ma con autocertificazione); i pensionati con reddito sotto i 20 mila euro annui e i liberi professionisti.
Il limite reddituale pari a 20mila euro.
I requisiti minimi
L’indennità potrà essere erogata ai lavoratori dipendenti purché nel mese di novembrevenga rispettato il limite della retribuzione mensile di 1538 euro.
Si precisa che il bonus andrà riconosciuto al lavoratore anche laddove la retribuzione risulti azzerata in virtù di eventi tutelati (ad esempio, CIGO/CIGS, Assegno di integrazione salariale garantito dal FIS o dai fondi di solidarietà e CISOA, percepiti in ragione della sospensione del rapporto di lavoro, o congedi parentali).
Perché il governo ha bloccato il bonus ai professionisti?
Stop momentaneo al pagamento dei bonus 200 e 150 euro ai professionisti.
Come riferisce l’agenzia Ansa, il direttore generale per le Politiche previdenziali e assicurative del dicastero, Angelo Marano, ha infatti inviato una lettera alle varie casse private, raccomandando loro di “non procedere alla liquidazione” dei bonus.
Ha posto l’accento sulla necessità di effettuare un attento controllo della spesa prima di riprendere a liquidare i contributi.
Si ricorda quanto previsto dall’articolo 5 del decreto ministeriale dello scorso 19 agosto, la norma che ha disciplinato la misura: spettano all’Inps e alle casse private il monitoraggio delle istanze presentate e di quelle ammesse a pagamento, al fine di rispettare il limite di spesa stabilito. La comunicazione dei risultati con cadenza settimanale al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
La sospensione sembrerebbe comunque essere temporanea dovuta alla necessità di aggiornare, riorganizzando internamente alle direzioni generali del ministero, il sistema di monitoraggio della spesa.