La bozza di contratto di smart working a favore dei lavoratori pubblici, proposta dal ministro per la Pubblica amministrazione Brunetta, al fine di agevolare la suddivisione di lavoro e garantirne il tempo libero, prevede il frazionamento del lavoro in tre fasce, così ripartite:
- operatività;
- contattabilità;
- inoperabilità.
Alcuni dei destinatari del già citato contratto saranno i genitori con figli e figlie minori di 3 anni o con disabilità e i lavoratori disabili, mentre non potranno favorirne lavoratori impiegati a turno e quelli che richiedono l’uso di strumentazioni non utilizzabili da remoto.
Altresì, i pubblici uffici dovranno provvedere al Piano organizzativo per il lavoro agile (il cosiddetto Pola), che identifica un massimo del 15% di attività da svolgere a casa e dovranno concordare con il lavoratore la durata, le giornate in cui poter lavorare da casa e il luogo in cui lavorare, che non potrà essere fuori dai confini nazionali.
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