Un incontro su piattaforma web per presentare agli enti comunali alcune proposte sulle esigenze territoriali di pubblici esercizi, attività locali, filiere e palestre è stato organizzato da Assoesercenti Unimpresa, con il presidente regionale Salvo Politino che ha parlato con i rappresentanti dei comuni, capoluoghi di provincia dell’isola.
“Manca un piano certo sulle riaperture stabilite dal governo Draghi – spiega Politino -. Gli esercenti e i titolari delle attività stanno cercando di programmare l’imminente futuro, ma dal governo Centrale non arrivano notizie confortanti e definitive. Sarebbe auspicabile stilare un documento da presentare, firmato da tutti i rappresentanti dei nove capoluoghi di provincia”.
Assoesercenti Unimpresa ha già presentato le proprie proposte sia in Prefettura, a Catania, che al Comune etneo, affinché possano essere recepite ed attuate. In particolare, è stato chiesto, nero su bianco, di annullare definitivamente o ridurre anche dell’80% la Tarsu, in quanto le attività chiuse non hanno prodotto rifiuti; altro punto riguarda lo sgravio dell’IMU per i proprietari degli immobili ad uso commerciale che, di contro, ridurrebbero il canone alle attività affittuarie; sotto i riflettori anche la concessione del suolo pubblico, che dovrebbe essere immediata e gratuita, ma soprattutto di facile accessibilità per le attività che fino ad oggi non ne hanno goduto, in quanto la riapertura di bar e ristoranti sarà consentita al tavolo soltanto all’aperto. Infine il dott. Politino ha chiesto che i controlli da parte delle forze dell’ordine non siano così indiscriminati, sull’esempio di un esercente che è stato multato per aver venduto alcune consumazioni da asporto, poi consumate dagli avventori di fronte la sua attività, quindi accusato di essere colpevole di assembramento.
Per il comune di Catania presenti l’assessore Ludovico Balsamo, assieme al direttore del settore attività produttive, i quali hanno garantito che l’ente sta lavorando per agevolare il più possibile gli esercenti, snellendo, ad esempio, la procedura per la concessione del suolo pubblico.
Per Caltanissetta è intervenuto il vice sindaco, Grazia Giammusso che ha spiegato le difficoltà di un territorio che sta uscendo dalla zona rossa e che deve affrontare la riapertura di tutte le attività, per questo rivolge al governo Centrale la richiesta di fare attivare i protocolli sanitari contemporaneamente a tutte le attività economiche .
L’assessore Giampiero Cortese per il comune di Enna si è detto favorevole alla concessione del suolo pubblico e alla riduzione di alcuni tributi, ma il governo nazionale dovrebbe rimborsare, almeno in parte, gli enti comunali che stanno subendo la crisi parallelamente agli operatori. Tra l’altro, l’amministratore ha sottolineato che la Regione Siciliana non ha ancora trasferito agli enti i fondi strutturali 2020.
L’assessore Dafne Musolino per il comune di Messina ha parlato di alcune iniziative del comune in favore dei commercianti, come la PMI card con cui le attività, individuate tramite codici Ateco, che hanno subito chiusure dettate dai DPCM e dalle ordinanze sindacali hanno avuto riconosciuto un contributo di € 3.000,00 come sostegno.
Dal comune di Agrigento si è collegato l’assessore Francesco Picarella favorevole a firmare un documento per richiedere fondi per le imprese locali e per intraprendere una linea unica, al fine di organizzare e salvaguardare la stagione estiva, anche favorendo al massimo la vaccinazione dei cittadini. Ha spiegato che la crisi è evidente e così facendo si rischia il fallimento delle Partite IVA e l’espansione della criminalità organizzata, per cui risulta fondamentale fare sentire agli operatori la presenza delle istituzioni.
Invitati anche gli amministratori dei comuni di Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani che per improvvisi impegni istituzionali non hanno potuto partecipare all’incontro, ma che il dott. Politino sentirà in separata sede.
Insieme tutti redigeranno un documento unico con Assoesercenti Unimpresa, affinché la Sicilia produttiva possa far sentire le proprie proposte e possa subito rimettersi in moto per dare vita alla macchina economica che purtroppo, nell’isola, si è fermata da troppo tempo.