Gli Stati Generali delle Imprese in Sicilia: Catania luogo di dibattito di dialogo e crescita, capace di rafforzare il ruolo delle PMI come pilastro fondamentale dell’economia siciliana

Assoesercenti: Per il presidente Politino: “È arrivato il tempo di sensibilizzare le categorie produttive e le istituzioni in un momento delicato per l’economia siciliana”.

Dare voce agli imprenditori e a tutta la componente economica e produttiva del nostro territorio che, mai come in questo momento, ha bisogno di interagire con le forze politiche e con le istituzioni per capire in quale direzione convogliare le proprie risorse. Con questo obiettivo si sono tenuti questa mattina nella sede di Catania della Camera di Commercio del Sud Est gli “Stati Generali delle Imprese” organizzati da Assoesercenti con il presidente da Salvo Politino, grazie al patrocinio di Regione Siciliana, Banca del Fucino, Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e BCC di Pachino. Presenti all’evento oltre 250 partecipanti. Per Politino: “È arrivato il tempo di sensibilizzare le categorie produttive e le istituzioni in un momento delicato per l’economia siciliana. I risultati conseguiti sono tangibili e importanti, ma non basta, proseguiremo su questa strada, la strada dell’innovazione, l’unica che possa portare alle nostre imprese sviluppo e mercato”. Valore dell’occupazione, sviluppo, modernizzazione, sostenibilità: su questi punti Assoesercenti fonda la propria idea di associazione e unione, coinvolgendo le PMI e le istituzioni. Ha aperto i lavori, moderati dal giornalista del quotidiano La Sicilia Mario Barresi, il dott. Antonio Belcuore, commissario della Camera di Commercio del Sud Est, complimentandosi per l’iniziativa volta a far sentire le esigenze delle imprese. Saluti Istituzionali del Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Pachino Prof. Concetto Costa, del Direttore Hub Catania di Banca del Fucino Gaetano Bordonaro, del Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti Salvatore Virgillito, del Segretario dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro Mario Rapisarda. Gli auguri di buon lavoro anche da parte del ministro per lo Sviluppo Economico, Adolfo Urso e del Segretario Generale della Fesica – Confsal Bruno Mariani. Tra gli altri interventi quello del dirigente generale regionale alle Attività Produttive, dott. Carmelo Frittitta che ha portato i saluti dell’assessore regionale Edy Tamajo: “Le risorse che utilizziamo sono al 90% risorse comunitarie destinate alle piccole e medie imprese, ma bisogna ancora di più investire su ricerca e sviluppo, soprattutto per i nostri giovani, al fine di puntare alla professionalità e così da far risalire il livello del nostro sistema. Per la settimana prossima abbiamo in programma una azione da 100 milioni di euro per investimenti nel settore della attività produttive”. È importante valutare anche natalità e mortalità delle imprese in Sicilia. Dai dati di Unioncamere, elaborati dal nostro centro studi, emerge una situazione emergenziale per le imprese siciliane. Infatti nei settori più produttivi del Pil Siciliano, le imprese, nei primi 9 mesi del 2024, mostrano un tasso di natalità negativo, ovvero quello che riguarda la differenza tra iscrizioni e cessazioni. Dato da evidenziare è quello delle imprese “non classificate”, ovvero quelle imprese che non hanno dichiarato il settore di attività, che con circa 7.900 iscrizioni rappresentano oltre il 46% di tutte le nuove imprese che si sono registrate in Sicilia nel 2024. Questo dato permette di chiudere i primi 9 mesi del 2024, con saldo totale positivo tra iscrizioni e cessazioni. Un dato che sicuramente, sulla scorta delle proiezioni degli ultimi anni, chiuderà con un segno meno al 31 dicembre di quest’anno, perché è risaputo che le cancellazioni sono concentrate soprattutto nel mese di dicembre. In collegamento, il vice presidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè ha parlato di integrazione necessaria tra fattori di successo: “In Sicilia, ad esempio, il turismo, l’agricoltura e la pesca devono essere intesi come volano di sviluppo, ma guardando a ciò che già esiste. È chiaro che i soldi non danno l’imprenditorialità, infatti gli imprenditori si scontrano con diverse difficoltà. Se pensiamo al tipo e alla quantità di domanda e alla mancanza di risposta ci accorgiamo del gap enorme. Per questo stiamo cercando di adoperare strumenti in nostro possesso, focalizzati proprio sulla Sicilia”. Poi gli interventi del Direttore della Banca D’Italia Gennaro Gigante, degli gli economisti prof. Nino Galloni e della Prof.ssa Elita Schillaci, del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Catania Don Vincenzo Branchina, dell’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Catania Giuseppe Guglielmino, del rappresentante del Prefetto Dott. Alù, del Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Sonia Grasso, mentre per l’Irfis, il componente del Cda Giuseppe Guglielmino: “La Regione Siciliana ci sta assegnando diverse commesse, già a partire dal 2025, con 622 milioni di fondi pubblici da investire. Fino ad oggi abbiamo sostenuto 18.745 imprese e altri operatori in un’ottica di crescita e sostegno al comparto”. L’on. Giuseppe Castiglione, parlamentare nazionale e membro della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati: “Per la nostra Sicilia quale sarebbe un emendamento utile? Consideriamo che qui ci sono tantissimi imprenditori e soprattutto giovani che vorrebbero incominciare un’attività di impresa. In quale settore? Cosa può fare la cosa pubblica? Dobbiamo farci queste domande a fronte delle risorse che abbiamo investito e a quelle da investire. Sui fondi strutturali sta partendo la nuova programmazione per il 2027, anche nel settore agricoltura, e figuriamoci che ancora dobbiamo rendicontare le somme della programmazione 14/20. Per cui dobbiamo porci degli obiettivi oggi e portarli a termine. Dovremmo per cui fare ‘Gli Stati generali delle idee’ oltre che delle imprese”.

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